La Fiorentina al Viareggio, sesta puntata (2000-2009): dal fallimento alla rinascita

2000 | Finalista – La competizione diventa ancora più corposa dal punto di vista numerico, poiché le squadre partecipanti sono addirittura quaranta, divise in dieci gironi da quattro. I viola vincono in scioltezza il proprio raggruppamento sopravanzando Salernitana, São Bento e Jomo Cosmos. La strada verso la finale è all’insegna dei calci di rigore. Infatti, in questo modo arrivano le vittorie contro Atalanta, Bari e Campinas. All’atto conclusivo la sfida è con l’Empoli, nel più classico dei derby. Vincono gli azzurri per 2-1, grazie alle reti di Porro e Tancik, che rendono inutile il centro dal dischetto di Tavano. In quella Fiorentina giocavano Taddei, Bonora, Musso, Mugnaini e Vakouftsis (nella foto tratta da maremmapress.it). Altri talenti in mostra sono Maggio (Vicenza), Chiellini (Livorno) e Abbruscato (Verona).

2001 | Quarti di finale – Nel girone i viola si piazzano al primo posto davanti a Corinthians, Standard Liegi e Empoli. Agli ottavi di finale vittoria ai rigori contro l’Atalanta di Pazzini e Rolando Bianchi, quindi sconfitta di misura con i brasiliani dell’Ituano. Il Milan di Antonini, Donadel e Sammarco vince il suo ottavo torneo battendo i brasiliani del Vitoria. Nella Fiorentina si distinguono Emiliano Moretti, Passarini, Bartolucci, Massaro e Guzzo, mentre la Roma schiera a centrocampo De Rossi, Pepe e Aquilani.

2002 | Quarto posto – È l’anno della retrocessione in Serie B e del fallimento. Nonostante ciò, la Primavera viola gioca un buon torneo. Nel girone eliminatorio chiude seconda alle spalle dei romeni dell’UTA Arad e davanti a Verona e Gerusalemme. Agli ottavi di finale vittoria ai rigori contro lo Slavia Praga, quindi serve il golden gol per avere la rivincita sull’UTA Arad, che nella fase a gironi aveva battuto i viola. In semifinale l’Inter di Martins e Pandev vince ai rigori e stacca il pass per la finale, che poi vincerà sconfiggendo il Torino di Quagliarella e Balzaretti. La Fiorentina perde 1-0 contro il Perugia e chiude ai piedi del podio. Tra le fila del Bayern Monaco si mette in mostra un giovane centrocampista tedesco: è Bastian Schweinsteiger.

2003 | Fase a gironi – La neonata Florentia Viola è troppo acerba per poter ben figurare a livello giovanile, e così arriva una precoce eliminazione nella fase a gironi dietro a Juventus, Parma e Santos. I bianconeri, guidati da Palladino, Cassani, Olivera, Gastaldello, Konko e Chiumiento, si aggiudicano il torneo vincendo la finale con lo Slavia Praga. Tra i viola si mette in luce Diamanti, nell’Empoli Raggi e nel Milan Matri.

2004 | Ottavi di finale – Tornata ad essere Fiorentina, supera la fase a gironi da prima, chiudendo davanti a Modena, ai brasiliani del Desportiva Ferroviaria e al Camerun Douala. Agli ottavi di finale, però, il Venezia vince 2-0 e rimanda a casa i viola. La Juventus bissa il successo dell’anno precedente superando al replay l’Empoli. Tra i giovani in mostra, i romanisti Cerci e Corvia, il parmense Giuseppe Rossi e l’interista Piovaccari e l’empolese Lodi.

2005 | Fase a gironi – Nell’anno del tris juventino, la Fiorentina saluta il Viareggio già ai gironi, chiudendo terza dietro a Cittadella e Newcastle, davanti agli americani dell’Inter Soccer Boston. Come detto, la Juventus centra la terza vittoria consecutiva battendo in finale il Genoa. I migliori talenti sono tutti della Vecchia Signora: Marchisio, Luci, Criscito, De Ceglie, Bentivoglio e Giovinco. Tra i viola ci sono Paolucci, De Falco e Pichler.

2006 | Ottavi di finale – Il torneo si allarga ancora, passando a quarantotto squadre divise in dodici gironi da quattro. La Fiorentina vince il proprio raggruppamento mettendosi alle spalle Partizan Belgrado, Brøndby e Arezzo. Agli ottavi di finale la doppietta di Cerci consente alla Roma di passare il turno ed elimina i viola. La Juventus fallisce il poker storico, perché ad imporsi sono gli sconosciuti uruguaiani del Juventud de las Piedras, guidati dalle reti di Sebastian Ribas, poi acquistato dall’Inter. Nella Fiorentina di Adriano Cadregari ci sono molti ragazzi di buone prospettive: Brivio, Di Carmine, i gemelli D’Ambrosio, Pettinari e Masi. Altri talenti in vetrina: Acquafresca (Treviso), Cavani (Danubio) e Rosi (Roma).

2007 | Ottavi di finale – Altra eliminazione nella fase a sedici squadre. I viola vincono il girone, terminando davanti a Maccabi Haifa, Pergocrema e Napoli, ma agli ottavi vengono sconfitti 2-1 dall’Anderlecht. La vittoria finale va al Genoa di Gasperini, che ha la meglio sulla Roma. Rispetto all’edizione precedente, c’è una nidiata più interessante di talenti: Ganso del Santos, Forestieri del Genoa, Nainggolan del Piacenza, Biabiany e Siligardi dell’Inter, Prudnikov dello Spartak Mosca, Bonaventura dell’Atalanta, Lanzafame della Juventus (capocannoniere con 7 gol), Eder dell’Empoli e Lamah dell’Anderlecht.

2008 | Quarti di finale – È l’edizione di Balotelli, dominatore assoluto della kermesse. In casa Fiorentina i protagonisti sono Di Carmine e Lepiller, che con i loro gol (sei per l’italiano, tre per il francese) trascinano i viola fino ai quarti di finale, dove però l’Empoli di Angella, Mori, Fabbrini e Mchedlidze si dimostra superiore e accede alla semifinale. I gigliati precedentemente avevano superato agevolmente il girone eliminatorio, terminando primi davanti a Interblock Lubiana, Sambenedettese e New York Stars, e poi inflitto un netto 4-1 al Genoa nel turno successivo. Poi l’eliminazione ad opera dei vicini azzurri, che perderanno la ripetizione della finale con l’Inter, trascinata come detto da Balotelli, capocannoniere del torneo con sette reti. Oltre a lui, buone impressioni da parte di Larrondo (River Plate), Aubameyang (Milan), Marconi (Atalanta), Tonucci e Regini (Cesena) e Obi (Inter).

2009 | Ottavi di finale – La competizione torna momentaneamente a quaranta squadre. La Fiorentina supera la fase a gironi al primo posto, davanti a Dukla Praga, Pisa e L.I.A.C. New York; contro gli statunitensi va a segno Babacar, autore di una doppietta a poco più di sedici anni. La corsa dei viola s’interrompe agli ottavi di finale contro il Maccabi Haifa, vittorioso ai rigori. La Juventus torna al successo e vince per l’ottava volta, travolgendo 4-1 la Sampdoria grazie alla doppietta di Immobile, e alla rete di Daud (capocannoniere finale con sette centri) e all’autogol di Perazzo. Tra i talenti in luce: Romizi (Fiorentina), Caldirola, Khrin e Destro (Inter), Bellomo (Bari), Marilungo, Fiorillo e Soriano (Sampdoria), Ananidze (Spartak Mosca), Pucciarelli (Empoli), Giannetti (Siena), Strasser (Milan), Romelu Lukaku (Anderlecht), El Shaarawy e Boakye (Genoa), Kozak (Lazio), Ariaudo e Marrone (Juventus).


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