L’obiettivo è uno: raggiungere la finale. E poi vincere lo scudetto. Quanto detto da Luca Mosti alla vigilia (LEGGI QUI) rappresenta alla perfezione lo stato mentale della Primavera, che alle 18 scenderà in campo al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia contro la Juventus nelle semifinali scudetto.

Un avversario già affrontato in stagione, e sonoramente sconfitto: 4-1 in Coppa Italia, con reti di Hagi, Mlakar, Perez e Chiesa. Stasera non ci saranno i due figli d’arte, tutti gli altri sì. La Fiorentina arriva al match forte della vittoria contro l’Atalanta, superata con una prestazione tatticamente impeccabile. Dall’altra parte i bianconeri di Fabio Grosso, che con lo stesso risultato (1-0) hanno eliminato la Sampdoria.

Come ampiamente annunciato più volte, queste saranno le ultime uscite da allenatore viola di Federico Guidi. Che vuole lasciare con qualcosa d’importante. Di tricolore. Raggiungere la finale sarebbe tagliare un traguardo mai raggiunto nelle due stagioni precedenti, ma soprattutto riportare la Fiorentina a giocarsi lo scudetto dopo undici anni.

Nel 2005/06 i viola di Cadregari persero la finalissima per 2-0, proprio contro la Juventus. Reti vincenti di Criscito e Paolucci. Da lì i gigliati hanno giocato tre semifinali (2011 contro Varese, 2014 Chievo, 2015 Torino), perdendole tutte. Lo scudetto Primavera a Firenze manca dalla stagione 1982/83, il terzo in bacheca dopo quelli del 1970/71 e del 1979/80. Dentro o fuori: altro passo verso la gloria, o fine dei sogni?