Sottil, il malumore e le scuse. E adesso bastone o carota?

Sottil

Sottil ha avuto una reazione scomposta,che non si fa. Ha sbagliato e lo ha riconosciuto, ha chiesto scusa a me, ai compagni e ai presidente, il caso è rientrato. Dovesse riaccadere sarebbe un altro discorso. Aveva smania di essere protagonista perché aveva giocato poco ultimamente, ma deve avere pazienza come ce l’abbiamo noi“.

Così Vincenzo Montella ha commentato nell’immediato post di Fiorentina-Cittadella di Coppa Italia il malumore dell’attaccante viola al momento della sostituzione, avvenuta alla mezz’ora per cause di forza maggiore. Leggi alla voce: espulsione di Venuti e necessità di risistemare la formazione. Dunque fuori Sottil, autore di una buona prova e anche di un assist, e non Ghezzal, fino a quel momento evanescente.

Un episodio commentato anche da chi conosce bene il giocatore e l’ambiente viola. Come Andrea Sottil, ex difensore viola e padre di Riccardo, che a Radio Bruno Toscana ha detto: “Si è subito pentito del suo gesto, è stato di delusione momentanea, aspettava di tornare titolare da tanto e voleva dare il suo contributo per avere ancora spazio. In quel preciso momento, lo dico io che lo conosco bene, si è sentito mancare il terreno sotto i piedi“.

Di tutt’altro avviso un altro ex gigliato, Daniele Carnasciali, che a Radio Sportiva non usa mezzi termini: “Deve avere più rispetto quando c’è un cambio. Fossi l’allenatore il primo discorso che faccio è: chi fa una cosa del genere prende una multa di 100 mila euro“.

E, quindi, adesso bastone o carota?

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