La Primavera verso le finali: ATTACCANTI

Ultimo appuntamento dello speciale sulla Primavera per conoscere meglio i giovani viola che si giocheranno il tricolore. Puntata dedicata agli attaccanti.

Filippo BANDINELLI – (14 presenze, 2 gol, 519 minuti giocati) – Nonostante qualche acciacco fisico, ha disputato un’annata discreta. Quando è stato in forma sulla fascia destra ha fatto staffetta con Gulin, mostrando buone cose. Titolare al Torneo di Viareggio contro il Livorno. Finora è il suo momento migliore della sua stagione è la doppietta contro la Juve Stabia, decisiva per la vittoria. Se sta bene può essere una risorsa preziosa per le fasi finali.

Marko DABRO – (12 presenze, 2 gol, 637 minuti giocati) – Arrivato dal Cibalia la scorsa estate, il giovane croato ci ha messo un po’ per ingranare e mostrare le proprie qualità. Fuori nei primi due mesi per piccoli problemi fisici e conseguente ritardo di formazione, lentamente è riuscito a entrare nei meccanismi della squadra, togliendosi la soddisfazione del gol nell’ultima giornata contro il Latina, punito con una doppietta. Difficile un suo utilizzo contro il Palermo. Sarà interessante vederlo all’opera la prossima stagione.

Alberto DE POLI – (7 presenze, 1 gol, 371 minuti giocati) – Gli infortuni lo continuano a limitare. È tornato in campo a gennaio, dopo mesi trascorsi ai box, e al Viareggio ha subito timbrato il cartellino contro il Parma, portando i viola in semifinale. Da lì in poi qualche spezzone di partita, due presenze da titolare, ma nessun gol. È un’alternativa interessante per variare modulo e caratteristiche del tridente offensivo.

Lorenzo DI CURZIO – (7 presenze, 2 gol, 1 assist, 305 minuti giocati) – Per rapporto minuti giocati-gol è secondo solo a Bangu. Pochissime chance a disposizione, appena due presenze da titolare, eppure l’istinto del bomber non si è arrugginito. In rete contro il Crotone con un tocco abbastanza semplice, contro il Bari si è esibito in una spettacolare acrobazia per siglare il suo secondo e fin qui ultimo gol stagionale. Sempre pronto quando chiamato in causa.

Nicolò FAZZI – (26 presenze, 8 gol, 3 assist, 1646 minuti giocati) – Il ragazzo di Borgo a Mozzano è uno dei punti di forza della squadra. Da riserva di lusso, chiuso da Bernardeschi, quest’anno si è imposto nel tridente offensivo, segnando e facendo segnare. Vice capocannoniere di Coppa Italia con tre reti pesanti; nello specifico, la doppietta all’Atalanta e il gol alla Juventus. Estroso e pericolo costante per le difese avversarie, ha servito tre assist vincenti e distribuito giocate di qualità in quantità industriale. Nel giro dell’Under 19 azzurra fino alla fase élite dell’Europeo. Numero undici sulle spalle, servirà anche la sua classe per avere la meglio sul Palermo.

Cedric GONDO – (32 presenze, 14 gol, 3 assist, 2558 minuti giocati) – La continuità di rendimento, sia sul lungo periodo che nel corso della partita, non è il suo forte. Alla fine dei giochi, però, i numeri gli danno ragione. In gol quattordici volte, come la scorsa stagione; tre gli assist decisivi. Annata in crescendo, Viareggio da protagonista, in gol nella doppia finale di Coppa Italia. L’anno scorso saltò le finali per un’espulsione ingenua: stavolta ci sarà e avrà sulle spalle il peso dell’attacco gigliato.

Axel GULIN – (30 presenze, 5 gol, 1 assist, 1909 minuti giocati) – Stagione tutto sommato sufficiente per l’esterno triestino, migliorato sotto vari aspetti. Pedina fissa o quasi nello scacchiere tattico di Semplici, più decisivo in zona gol e nell’intera economia offensiva della squadra. Fondamentale il gol vittoria contro la Roma, che ha permesso ai viola di allungare in classifica sui giallorossi, così come la doppietta al Trapani.

Diego PERALTA – (13 presenze, 1 gol, 1 assist, 504 minuti giocati) – Subito in gol alla prima giornata contro il Palermo, tra l’altro su assist di Bernardeschi, il fantasista argentino si è dovuto accontentare di qualche sporadico scampolo di match per mostrare il proprio talento. Al Viareggio nel derby personale con il Livorno ha sbagliato un calcio di rigore. Ha i numeri giusti per essere la stella del nuovo corso della Primavera.

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