Guidi: “Minelli è il nostro orgoglio. Favorevole alle squadre riserve”

Nel corso dello Speciale Fiorentina su Platinum Calcio era presente Federico Guidi, tecnico della Primavera viola. Queste le sue parole più significative.
Su Gondo: “La sua esclusione? È una linea societaria. Non c’è calciatore senza uomo. Gondo non aveva combinato chissà cosa, però ha capito e si è messo a disposizione del gruppo”.
Sui giovani da far maturare: “Non c’è una regola precisa. Ci sono dei prospetti che hanno bisogno di maturare all’interno della società, mentre altri devono andare a giocare altrove per potersi esprimere. Babacar è un esempio di giovane che è esploso lontano da Firenze, mentre Camporese si mise subito in mostra in prima squadra. Tutto dipende dalla personalità del ragazzo”.
Sui giocatori stranieri: “Alleno i ragazzi che la società mi mette a disposizione. Abbiamo tre ragazzi croati e hanno delle buonissime potenzialità. Posso garantire che Bitunjac, Dabro e Stevanovic sono molto professionali e vogliosi di lavorare. Per esperienza i brasiliani sono quelli più “estrosi”, come Everton, devi stargli molto addosso. Abbiamo pochi stranieri e sono tutti interessanti”.
Su De Poli: “In amichevole contro il Porta Romana (vinta 3-0 dai viola con reti di Bangu, Dabro e Minelli, ndr) l’ho provato a centrocampo per dare spazio a tutti. È molto duttile e può giocare in molte posizioni”.
Sull’introduzione delle squadre riserve: “È fondamentale. Adesso per i nostri giovani lo scalino da salire dalla Primavera alla prima squadra è enorme. La grande differenza è a livello di pressioni e velocità, servirebbe un gradino intermedio. Trovo assurdo che un ragazzo debba andare altrove per completare il proprio percorso formativo e non restare all’interno del proprio club”.
Su Minelli: “Sapevamo della sua convocazione come di quelle di Bangu e Mancini, di certo non ci aspettavamo l’esordio. Quando è ritornato in Primavera era quello di sempre, con lo stesso atteggiamento. La sua partita ci rende orgogliosi. È il capitano dell’Italia Under 18, ha qualità dentro e fuori dal campo, vedremo i suoi miglioramenti nel prossimo anno e mezzo. Credo che possa essere uno dei prossimi giovani ad andare in prima squadra”.
Sul settore giovanile: “L’obiettivo è formare giocatori. Riuscendo a portare giocatori in prima squadra, di conseguenza arrivano anche i trofei e i successi. Credo che la riduzione delle rose e l’ingresso di quattro ragazzi del vivaio possa far cambiare l’importanza dei vivai. Sono molto fiducioso sotto questo aspetto”.
Sul docu-reality di MTV: “È stata un’esperienza unica. All’inizio avevo qualche perplessità, stare sempre sotto le telecamere all’inizio non era semplice. Bernardeschi non ha dato liberatoria perché non voleva essere ripreso fuori dal campo”.

Sul Torneo di Viareggio: “È una vetrina importante, cercheremo di prepararlo al meglio. Sappiamo quanto è vissuto da parte dei ragazzi, con intensità, ma per quanto mi riguarda lo preparerò come ogni altra partita. La mia idea è quella di dare spazio ai ragazzi che ci sono adesso in squadra. Un girone a Bari? Spero di non essere sorteggiato proprio in quello (ride, ndr)”.

Sul gioco: “Le linee guida sono dettate da Macia e l’idea è quella di seguire la prima squadra. Non tanto sul modulo, quanto sul possesso palla e di partire palla al terra dal portiere”.

Sui probabili esordi: “Ci sono tanti ragazzi che possono far comodo alla prima squadra. Per esempio Bangu, che già è un gradino sopra la Primavera e spesso si allena con la prima squadra, così come Mancini e tanti altri”.

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