Il dopo Cuadrado è Salah: il profilo del nuovo acquisto della Fiorentina

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È Mohamed Salah il volto nuovo del mercato invernale viola. Nato a Basyoun il 15 giugno 1992, il calciatore egiziano inizia la propria carriera professionistica nel Al-Mokawloon, dove colleziona 38 presenze tra 2010 e 2012 arricchite da 11 gol. Il Messi d’Egitto attira su di sé gli occhi di squadre europee, fino ad approdare nel Basilea, che annuncia il suo acquisto nell’aprile 2012 per una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro. Con il club svizzero realizza 17 reti complessive in 47 presenze, dal 2012 al 2014. Inoltre nel suo primo anno elvetico conquista il suo primo trofeo in carriera: è campione di Svizzera con i rossoblu.

Le ottime prestazione in terra svizzera attirano sull’egiziano le sirene inglesi. È il Chelsea ad accaparrarsi il fantasista del Basilea, nel gennaio 2014, per una cifra intorno ai 14 milioni. Il primo gol inglese è quello che arrotonda il 6-0 casalingo contro l’Arsenal. Con la maglia dei Blues non riesce ad essere molto decisivo, realizzando appena due gol in sole 19 presenze. Potrebbe essere la maglia viola a far rivedere il giocatore che aveva fatto innamorare i tifosi del Basilea.
Capitolo nazionale. Salah esordisce nel 2009 con la nazionale under-20 egiziana, giocando sette amichevoli nel biennio 2009-2011. Nel luglio 2011 partecipa ai Mondiale under-20, realizzando un gol (contro l’Argentina) in quattro partite. Nello stesso anno colleziona anche due presenze nella nazionale olimpica, prima di debuttare il 3 settembre con la nazionale maggiore contro la Sierra Leone. Ad oggi il bottino in nazionale maggiore recita 22 gol in 34 presenze.
Ma scopriamo meglio chi è Mohamed Salah. Tutto mancino, l’egiziano predilige la posizione di ala destra per esprimersi al massimo. Può disimpegnarsi anche sulla fascia opposta e anche con seconda. Nella squadra di Vincenzo Montella potrebbe quindi trovarsi a suo agio nel 4-3-3, a recapitare palloni in area per le punte gigliate. Meno probabile un suo utilizzo nel 3-5-2 sull’out destro, a causa della poca attitudine nella fase difensiva.

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