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Il 4-2-3-1, variato in alcune circostanze in un 4-3-3 puro, di mister Saurini è lo schieramento tattico ideale per esaltare le caratteristiche dei giovani azzurri. Tra i pali c’è Nikita Contini Baranovsky, gigante (190 cm) di origini ucraine e nel giro delle Under azzurre; gli addetti ai lavori lo descrivono come affidabile, coraggioso negli interventi e di grandi prospettive. La linea difensiva più utilizzata vede sugli esterni Guardiglio e Anastasio, due elementi dotati grande corsa e velocità, mentre al centro la coppia preferita è composta da Lasicki e Luperto. Il polacco è un marcatore che ha nella fisicità e nel gioco aereo i proprio punti di forza; l’altro, invece, è arrivato in estate dal Lecce e, rispetto al compagno di reparto, è in possesso di una buona tecnica di base, che unita al posizionamento difensivo, al carisma e ad una buona confidenza con il gol (due reti finora) lo rendono un elemento di spessore.
A centrocampo ci sono due ragazzi di prima qualità. Soprannominato “il Gerrard napoletano”, monitorato costantemente da Rafa Benitez, in molti vedono Antonio Romano come uno dei perni del Napoli del futuro. Nato trequartista, progressivamente ha diminuito il proprio raggio di azione, trovando la definitiva collocazione come interno di centrocampo. Romano è il classico centrocampista che abbina quantità e qualità, agile ed elegante nelle movenze, tecnicamente sopra la media e con grande tempismo negli inserimenti offensivi. Al suo fianco c’è Luca Palmiero, metronomo di centrocampo, che ha nel lancio e nella visione di gioco le qualità principali. Dietro a loro ci sono Prezioso, in passato in orbita Empoli, e Schiavo, oltre al fuoriquota Radosevic, che non trovando spazio in prima squadra ha giocato alcune volte con i più “piccoli” per mantenere il ritmo partita.
Ad assistere l’unica punta c’è un terzetto di trequartisti capaci di cambiare l’inerzia del match con una giocata. A destra c’è il golden boy del vivaio napoletano: Gennaro Tutino. Tecnico e veloce nel dribbling, sfrontato, in possesso di qualità tecniche di primo livello, duttile tatticamente. Fin qui ha segnato otto gol in campionato e quattro in Youth League, è un punto fermo delle Under azzurre e, se tutto va secondo i programmi, è destinato ad una grande carriera. Al centro si alternano Gaetano, regista avanzato che s’ispira a Iniesta, e l’estone Liivak, seconda punta proveniente dagli olandesi dell’Almere City. Sulla fascia sinistra, invece, quando non viene aggregato il classe ’91 Bariti, un altro dei giovani senza prospettive di utilizzo da parte di Benitez, gioca Bifulco, un interessante ’97 che cresce di partita in partita. Davanti il terminale offensivo è Gerardo Rubino, ischitano di nascita ma acquistato in estate dall’Entella, elemento che ha caratteristiche ideali per il modulo utilizzato e che ha messo a segno quattro reti tra campionato e coppa.
La rosa completa del Napoli:
PORTIERI: Contini (96), Scalese (95), Scarpa (96);
DIFENSORI: Anastasio (96), Cretella (95), Girardi (96), Guardiglio (96), Lasicki (95/POL), Luperto (96), Mangiapia (96), Supino (96), Palumbo (97);
CENTROCAMPISTI: Bifulco (97), D’Auria (96), Di Fiore (96), Di Giovanni (96), Gaetano (96), Palmiero (96), Prezioso (96), Romano (96), Schiavo (96), Tutino (96);
ATTACCANTI: Liivak (96/EST), Mancini (96), Rubino (95).