Alessandro Bianco, centrocampista Fiorentina Primavera, ha parlato a Violachannel. (foto ACF Fiorentina)

Come stai e dove ti trovi? “Per fortuna sto bene e sono con la mia famiglia a Torino”.

Come trascorri le tue giornate? “Trascorro le giornate cercando di fare più attività possibili: al mattino seguo le video lezioni con la scuola mentre nel pomeriggio faccio esercizi/allenamenti in casa che mi vengono assegnati dalla staff, infine guardo serie TV e gioco con i miei fratelli”.

Musica? Libri? Cucina? La tua famiglia? “Non sono appassionato di libri, apprezzo maggiormente guardarmi un bel film, per quanto riguarda la cucina è meglio lasciar stare, preferisco far cucinare mia mamma che è molto brava. La mia famiglia è composta da papà mamma e due fratelli (maschio e femmina) più piccoli, un cane e due gatti (che in questo momento ci fanno molta compagnia)”.

Contatti con i compagni? “Nonostante fossi uno dei più piccoli fin dal ritiro mi hanno sempre accolto bene e mi sono trovato immediatamente a mio agio con i compagni, sono dei bravissimi ragazzi con cui vado molto d’accordo. Lavoravamo, scherzavamo e ci divertivamo quotidianamente, il nostro è uno spogliatoio molto unito; ora è un po’ più difficile però ci teniamo in contatto spesso tramite videochiamate o messaggi”.

Bilancio stagionale? “Sono molto contento di ciò che sto facendo anche se consapevole di poter migliorare ulteriormente, questo grazie anche all’aiuto dei miei compagni, siamo una squadra molto unita e sappiamo uscire dalle difficoltà. Siamo arrivati ad una finale di Coppa Italia per il secondo anno consecutivo e tutti noi speriamo nell’epilogo di anno scorso; credo sia la cosa che desidero di più di quest’anno. Per quanto riguarda il campionato abbiamo “zoppicato” per un po’ di tempo ma ne stavamo uscendo piano piano, eravamo in un ottimo periodo di forma. Prima di tutto questo però ci dovranno essere le giuste condizioni sanitarie”.

Rapporto con mister Bigica? “E’ la nostra guida, il punto di riferimento. Sa sempre come muoversi nei nostri confronti alternando “bastone e carota”. Ci trasmette tanta tanta grinta ed attaccamento alla maglia viola”.

Cosa ti manca di più? “La voglia di rientrare credo sia tanta per tutti, staff e compagni. Mi manca  la tensione e l’adrenalina della partita ma soprattutto il post vittoria: è una delle cose più belle e gratificanti. 

Il primo posto dove andrai al termine dell’emergenza? “Il primo posto in cui andrò appena finirà tutto sarà un campo di calcio, che sia un campo vero o ai giardinetti è indifferente, giocherei subito con mio padre”.

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