SPECIALE, Montella e la gestione dei giovani viola

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Tutti i numeri dei giovani utilizzati dal tecnico della prima squadra.

Vincenzo Montella è il terzo allenatore più giovane della Serie A. Il tecnico campano viaggia verso la quaranta primavere, più giovani di lui ci sono solo Diego Lopez del Cagliari e Clarence Seedorf del Milan.
Un allenatore giovane, però, poco propenso a lanciare giovani talenti. Circoscrivendo l’analisi ai calciatori nati dal 1991 in poi presenti nella rosa della prima squadra, è evidente come Montella preferisca puntare sull’usato sicuro, sulle certezze, piuttosto che rischiare un talento acerbo.
Escludendo l’eccezione Savic, unico giovane titolare e punto fermo della squadra, tutti gli altri ragazzi utilizzati fin qui hanno collezionato meno del 70% dei minuti giocabili. In pratica, sono seconde o terze linee. Se Matos ha sfruttato l’infortunio di Gomez per mettersi in luce, i vari Wolski, Bakic, Rebic e Vecino si sono dovuti accontentare delle briciole lasciate dai titolari. L’uruguaiano a gennaio ha preferito cambiare aria e si è trasferito al Cagliari, gli altri sono ancora a Firenze, con i due balcanici tormentati da qualche infortunio di troppo.
Ciò che salta all’occhio è che i giovani utilizzati sono pochi e tutti stranieri. Se da una parte questa politica consente di avere in viola interessanti talenti stranieri, dall’altra svantaggia i ragazzi cresciuti nel vivaio, che per arrivare in prima squadra devono affrontare percorsi tutt’altro che semplici. Da questa estate vedremo se ci sarà un’inversione di tendenza, ovvero se i vari Bernardeschi, Bittante e Camporese torneranno a Firenze dopo un anno di apprendistato, oppure saranno utilizzati prestati ancora o utilizzati come pedine di scambio in qualche trattativa. 
SERIE A – Con 2.160 minuti giocati su 2.250, Stefan Savic è, dopo Neto, il secondo giocatore più utilizzato della squadra. Di conseguenza, il difensore montenegrino è con ventiquattro presenze, tutte da titolare, l’under 23 viola che è sceso più volte in campo nella competizione. È un dato che non sorprende, poiché l’ex Manchester City è una pedina importante dello scacchiere tattico di Montella dal primo momento in cui ha vestito la maglia viola.

(LaPresse)

Dietro di lui, a distanza siderale, c’è Ryder Matos con sedici presenze e 341 minuti giocati. Il brasiliano è partito una sola volta titolare, a San Siro contro il Milan, subentrando in tutte le altre occasioni. Matos è ancora alla ricerca del primo gol in Serie A, cosa che invece è riuscita a Rafal Wolski. Il polacco, in campo 250 minuti distribuiti su otto presenze, ha infatti segnato all’Atalanta il suo primo e, fin qui, unico centro italiano. A seguire ci sono Vecino, con sei presenze e 148 minuti, che dopo essersi trasferito al Cagliari sta giocando con maggiore continuità, il croato Rebic, pagato 4 milioni in estate ma in campo solo per tre volte e per un totale di 82 minuti, e Bakic, utilizzato solo nei venti finali di Bergamo contro l’Atalanta.

EUROPA LEAGUE – Il palcoscenico europeo è quello in cui Montella ha dato maggiore spazio alle seconde linee, approfittando di partite meno probanti per far rifiatare i titolari. Non tutti i giovani hanno avuto questa opportunità. Rebic, Vecino e Wolsky, infatti, non sono stati inseriti nella lista UEFA. Chi ha sfruttato la competizione europea per scalare le gerarchie è Ryder Matos. Ai margini della rosa fino a metà settembre, sia perché era l’ultimo arrivato, sia perché in quel momento Montella aveva a disposizione tutti gli attaccanti, il brasiliano ha capitalizzato le sfide europee per convincere il proprio allenatore. Esordio in viola con gol dopo un minuto contro il Paços de Ferreira, poi rigore causato contro il Dnipro, due reti ai rumeni del Pandurii tra andata e ritorno, infine altro rigore causato contro l’Esbjerg. In totale: otto presenze, tre reti e 809 minuti giocati.

Europa sinonimo di esordio in maglia viola anche per Leonardo Capezzi. Il centrocampista valdarnese è entrato in campo all’80’ di Pandurii-Fiorentina, partecipando alla vittoria per 2-1 in rimonta. Al momento è l’unico calciatore della Primavera viola ad aver debuttato in prima squadra. Montella ha concesso chance importanti anche a Marko Bakic. Tre volte titolare, quattro volte entrato a partita in corso, in campo per 259 minuti totali, il montenegrino non è però riuscito ad impressionare e a sfruttare a pieno l’opportunità concessagli.

COPPA ITALIA – Anche nella seconda competizione nazionale Montella ha dato spazio a chi giocava meno, seppur in misura minore rispetto all’Europa League e soprattutto nelle partite iniziali. Matos ha collezionato cinque presenze, giocando complessivamente solo novanta minuti. Una presenza a testa per Wolski, Vecino e Rebic, tutti in campo nella sfida con il Chievo agli ottavi di finale. Il polacco ha giocato un’ora da titolare, servendo un assist, l’uruguaiano è stato in campo nei dieci minuti conclusivi, mentre il croato ha festeggiato la sua unica presenza dal primo minuto con il gol. Due presenze per Savic, titolare nel doppio confronto con l’Udinese in semifinale.

Di seguito la tabella riassuntiva con presenze, gol e minuti giocati degli under 23 viola.

CALCIATORE
ANNO
NAZIONE
PRESENZE
GOL
MINUTI GIOCATI
Stefan SAVIC
1991
Montenegro
31 (31+0)
0
2760
Ryder MATOS
1993
Brasile
29 (8+21)
3
1040
Rafal WOLSKI
1992
Polonia
9 (4+5)
1
318
Marko BAKIC
1993
Montenegro
8 (3+5)
0
280
Matias VECINO
1991
Uruguay
7 (1+6)
0
158
Ante REBIC
1993
Croazia
4 (1+3)
1
145
Leonardo CAPEZZI
1995
Italia
1 (0+1)
0
11

(N.B.: per quanto riguarda le presenze, il primo numero sono le presenze totali, mentre i numeri tra parentesi sono le presenze da titolare+le presenze partendo dalla panchina)
Convocati senza scendere in campo: Lorenzo BARDINI, Isaia BERTOLACCI, Alan EMPEREUR, Nicolò FAZZI, Luca LEZZERINI, Saverio MADRIGALI, Lorenzo VENUTI.

Mai convocato, causa infortunio: Ahmed HEGAZY

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