Primavera, le pagelle viola: difensori goleador, Cerofolini saracinesca, ok Trovato

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Le pagelle viola dopo Empoli-Fiorentina di Coppa Italia Primavera (LEGGI LA CRONACA):

CEROFOLINI 7.5: un’autentica saracinesca. Nel primo tempo due grandissime parate su Di Leo e Manicone, che già stavano festeggiando il gol, e una parata ordinaria su Traorè. Pecca d’ingenuità nell’azione del pari azzurro, franando su Olivieri in area e causando il rigore. È l’unica macchia della sua partita. Dopo respinge una punizione di Buglio, poi dice ancora no a Traorè, quindi si esalta su Giampà. Nei supplementari altra respinta decisiva, ancora su Traorè.

MOSTI 7: è l’uomo della provvidenza, che segna il gol decisivo e porta la squadra in semifinale. Al rientro da titolare, gioca una partita ordinata e senza sbavature in difesa, concedendosi qualche sovrapposizione interessante in attacco. La rete è la ciliegina.

CHRZANOWSKI 6: roccioso e spigoloso come sempre, ingaggia un duello tutto fisico con Olivieri limitandolo per gran parte del match. Ingenua la prima ammonizione, “guadagnata” partecipando ad un parapiglia, inevitabile la seconda, con il più classico dei falli tattici.

PINTO 7: sostituisce Baroni all’ultimo istante, ma fin da subito è dentro la partita e il gol del momentaneo 1-0 ne è la dimostrazione lampante. Un colpo di testa preciso e potente, imparabile. Con Chrzanowski forma un’inedita quanto sostanzialmente efficace cerniera centrale. Qualche responsabilità sul rigore azzurro, poi sbaglia pochissimo.

RANIERI 6.5: partita di grande spinta e sacrificio, soprattutto nella prima ora di gioco, quando non ha la giusta copertura in raddoppio di Maganjic sulla fascia. Si propone spesso e bene, con l’ingresso di Caso diminuisce il raggio d’azione, dedicandosi maggiormente alla fase difensiva.

VALENCIC 5.5: prestazione sottotono per il mediano sloveno. Gioca meno palloni rispetto al solito, soprattutto perché soffre il duello a distanza con Traorè, trequartista dell’Empoli che galleggia tra le linee costringendolo più volte a rincorrere e anche all’errore nel passaggio. Cala fisicamente alla distanza.

DIAKHATE 6.5: ancora una volta tra i migliori, anche se a fasi alterne. Primo tempo da dominatore del centrocampo, sotto tutti gli aspetti, con anche una conclusione pericolosa. Poi, pur dando il proprio di contributo, cala di ritmo fino al secondo tempo supplementare, quando entra in modo determinante nell’azione del gol decisivo.

HAGI 6: le giocate d’alta scuola dei primi minuti sembrano il preludio ad una partita da protagonista. Invece si accende ad intermittenza e senza incidere in modo decisivo, soprattutto perché sempre raddoppiato dai difensori avversari. (dal 105′ BARONI sv)

PEREZ 5.5: rientra tra i ranghi della Primavera, ma non incide come potrebbe. Primo tempo anonimo, dove si mette in mostra solo per un prezioso ripiegamento difensivo. Nella ripresa una conclusione alta, poi la sostituzione. (dal 71′ TROVATO 6.5: entra bene in partita, dando vivacità alla manovra d’attacco. Nei supplementari ingaggia un duello con il portiere avversario Meli, che lo ferma due volte. Sfiora il palo con un diagonale velenoso)

MAGANJIC 5.5: pochi guizzi nell’oretta scarsa giocata. Zappella lo limita spesso e volentieri. Due volte riesce a scappargli e infatti arriva al tiro, non centrando la porta. In fase difensiva deve crescere ancora. (dal 55′ CASO 6.5: entra a gara in corso e riesce immediatamente a far valere le sue doti di velocista. Fa ammonire un paio di avversari e colpisce un palo clamoroso con un colpo di testa)

MLAKAR 5.5: duella da solo contro i centrali azzurri, che lo costringono a giocare sempre spalle alle porta e dunque a giocare pochi palloni e tutti di sponda. Negli ultimi sedici metri non riesce a pungere come suo solito, ma, soprattutto nel quarto d’ora in inferiorità numerica, riesce a tenere alta la squadra.

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